Considerato uno dei più importanti esponenti del “secondo Futurismo”, Fortunato Depero contribuì a cambiare radicalmente la visione dell’arte agli albori del Novecento
Fortunato Depero nacque nel 1892 a Fondo, un piccolo paesino della Val di Non. Dopo un breve periodo trascorso a Merano si trasferì con la famiglia a Rovereto, a quell’epoca ancora parte dell’Impero austro-ungarico.
Da sempre appassionato d’arte in tutte le sue possibili forme e materie, nel 1913 compì un viaggio a Roma con la compagna Rosetta Amadori, una trasferta che rappresenterà in seguito la svolta più importante della sua vita, sia a livello artistico che personale. Nella capitale italiana fece la conoscenza di due noti esponenti del movimento futurista: Giacomo Balla e Filippo Tommaso Marinetti.
Nacque un importante sodalizio: si trasferì definitivamente a Roma, diventando successivamente allievo di Giacomo Balla, con il quale nel 1915 scrisse il “Manifesto di Ricostruzione Futurista dell’Universo”, in cui si autodefiniscono astrattisti futuristi. Da quel momento in poi, la vita di Depero si contornò di incontri, viaggi e progetti lavorativi importanti che contribuirono a cambiare radicalmente il mondo della pubblicità e del design.
Nel 1959 fondò nel centro storico di Rovereto la Casa d’Arte Futurista Depero, oggi sezione museale dislocata del MART aperta ai visitatori. Qui si trovano alcune delle opere di maggior rilievo dell’artista trentino. Fortunato Depero morì a Rovereto nel 1960.
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