La Marmolada - la Regina delle Dolomiti
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La Marmolada, massima elevazione delle Dolomiti con i 3.343 m s.l.m. di Punta Penia, sorge tra la trentina Val di Fassa e la bellunese Val Cordevole, collegate dalle strade di Passo Pordoi - tra Canazei ed Arabba - e Passo Fedaia - tra Alba di Canazei e l'Agordino. Formata da calcari grigi, anziché da dolomia come la gran parte delle Dolomiti, la Marmolada è un imponente terrazzo al centro della regione dei Monti Pallidi, dal panorama pressoché sconfinato ed impreziosito dal più grande ghiacciaio delle Dolomiti.
Massiccio dal duplice aspetto, sul versante meridionale la Marmolada precipita verticalmente sulle belle Val Contrin e Valle Ombretta con un'imponente parete rocciosa, larga oltre quattro chilometri ed alta fino a mille metri, il versante settentrionale invece declina più dolcemente verso il Lago Fedaia e il contrafforte di Porta Vescovo, con pendii modellati dall'azione del ghiacciaio ed innervati dai costoni del Sasso delle Undici e del Sasso delle Dodici. Tra i due versanti si sviluppa la lunga cresta sommitale con le principali cime del massiccio, tutte di altezza superiore ai 3.000 metri: Punta e Pizzo Serauta, Punta Rocca, Punta Ombretta, Punta Penia e - divisi dalla Forcella della Marmolada - Gran Vernel e Piccolo Vernel.
Nonostante la facile accessibilità e il forte richiamo turistico garantiti dalla funivia che - in tre tronconi - conduce da Malga Ciapela fin sulla cima di Punta Rocca, la Marmolada resta terreno di avventura per gli alpinisti e gli escursionisti più ambiziosi e preparati: dalle vie estreme della parete sud, come la celebre "Attraverso il Pesce" di Igor Koller e Jindrich Sustr, aperte e ripetute dal Gotha dell'arrampicata internazionale, ai lunghi e faticosi percorsi che ne risalgono ghiacciaio e creste. Proprio su quest'ultima si sviluppano due famose vie ferrate: quella della cresta ovest alla Punta Penia e la ferrata Brigata Cadore (o Ferrata Eterna) alla Punta Serauta sulla cresta est (ufficialmente chiusa nel 2005 e da sconsigliare, per quanto ancora percorsa, poiché non più soggetta a manutenzione). Pur se tecnicamente non troppo difficili, le ferrate della Marmolada non vanno affatto sottovalutate, né affrontate in presenza di condizioni meteorologiche incerte: quota, lunghezza, assenza di vie di fuga e rientro obbligato su ghiacciaio le rendono appannaggio esclusivo dell'alpinista esperto, ben allenato ed attrezzato (indispensabili corda, piccozza e ramponi).
Attorno alla Marmolada vera e propria ed alle circostanti cime del gruppo (come il Sasso Vernale, le Cime Ombretta e la Cima dell'Uomo) si snodano numerosi percorsi escursionistici - tra i quali un tratto dell'Alta via delle Dolomiti n° 2 che da Bressanone raggiunge Feltre - perfetti per ammirare anche dal basso la maestà della Regina delle Dolomiti.
D'inverno la Marmolada è collegata al comprensorio sciistico di Arabba (lungo il circuito Sella Ronda) nel cuore del carosello Dolomiti Superski. Numerose le occasioni di divertimento per gli amanti degli sport invernali, dalla pista da sci più lunga delle Dolomiti, che dai 3.269 metri di Punta Rocca scende ai 1.446 di Malga Ciapela (oltre 1.800 metri di dislivello per 12 km di lunghezza) a svariati itinerari scialpinistici che si sviluppano su una montagna senza pari per fascino e richiamo.
Cima principale: Punta Penia (3.343 m s.l.m.)
Altre cime: Punta Serauta, Pizzo Serauta, Punta Rocca, Punta Ombretta, Gran Vernel, Piccolo Vernel
Prima ascensione di Punta Penia: 28 settembre 1864, Paul Grohmann, Angelo e Fulgenzio Dimai
Rifugi della zona:
- rifugio Capanna al Ghiacciaio
- rifugio Capanna Punta Penia
- rifugio E. Castiglioni alla Marmolada
- rifugio Contrin
- rifugio O. Faliér
- rifugio Fedaia
- rifugio Serauta
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