Suggerimenti e poche semplici regole da rispettare per gli escursionisti a due e quattro zampe, con alcune proposte di itinerari a misura di cane, per vivere appieno lo spettacolare ambiente del Trentino
Grazie ad un ricchissimo carnet di itinerari, che vanno dalle più semplici passeggiate alle escursioni più impegnative, il Trentino è una meta sempre più amata dagli escursionisti. Anche da quelli che non vogliono rinunciare alla compagnia del proprio cane.
Affinché un’escursione col cane sulle montagne del Trentino rimanga un’esperienza piacevole e sicura, va innanzitutto ricordato che anche al di fuori dei centri abitati vige l’obbligo del guinzaglio. Tenere il cane sempre sotto controllo è fondamentale nel caso in cui si incontrino capi di bestiame al pascolo. Una mucca può percepire un cane lasciato libero come una minaccia e reagire in maniera imprevedibile e pericolosa, specialmente in presenza di un vitello da proteggere. Nel caso di attacco da parte di un bovino, si raccomanda invece di liberare immediatamente il cane che, data la velocità di movimento superiore, non avrà difficoltà a mettersi al sicuro. Inoltre, distogliendo l’attenzione dall’animale, proteggerà anche il suo padrone.
Gli escrementi dei cani sono un pericolo per la salute della fauna selvatica, degli animali al pascolo e un possibile danno per gli allevatori, che in questi casi sono costretti a gettare il fieno contaminato dalle feci. Oltre ad essere un obbligo, raccoglierli è un gesto di sensibilità e rispetto dell’ambiente, e del lavoro delle popolazioni di montagna.
Lungo gran parte delle escursioni non sarà difficile trovare specchi o corsi d’acqua in cui far abbeverare il cane, ma resta buona norma portare con sé un’adeguata riserva d’acqua. Per particolari situazioni di pericolo o per salire sui mezzi pubblici, non va dimenticata la museruola.
Nel presentare una selezione di itinerari adatti anche ai cani, raccomandiamo di prestare attenzione alle indicazioni relative a difficoltà, lunghezza e dislivello in calce a ogni escursione, per non stancare eccessivamente o mettere in pericolo i nostri compagni d'avventura.
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